21 settembre 2015

Il più lungo giorno

Con questo intervento, che rompe un silenzio piuttosto prolungato, desidero ringraziare chi nelle ultime settimane, in Italia e Germania, mi ha dedicato il proprio tempo e dato ospitalità, nonostante i crescenti problemi deflagrati per l’appunto nel cuore della civilissima e progredita Europa. Su tutti la voce della cara saggia Sigrid che da luglio fino a pochi giorni fa è stata una presenza cortese e oserei dire quasi oracolare in mezzo al pandemonio.
A Berlino mi è capitato di sentire parlare della Baviera come una sorta di enclave razzista, molto chiusa e poco ospitale. Monaco ha invece mostrato un volto estremamente solidale, per certi versi perfino più pacato al confronto di tante nevrosi berlinesi. Nei giorni in cui sono arrivati in quarantamila e lo «Spiegel» riprendeva un’agenzia al minuto, quando non si capiva davvero più nulla – sospensione degli accordi di Schengen, come di fatto è avvenuto, blocco del traffico ferroviario – la città ha risposto con compostezza, direi addirittura serenità, mettendo in campo una catena di volontariato incredibile, che ha permesso di reggere una situazione difficile e assai confusa. Mentre la signora Merkel era impegnata in selfie stucchevoli quanto a mio avviso offensivi per i profughi strumentalizzati dall’agone politico – e i rimproveri che ha ricevuto sono stati credo fin troppo blandi – una città intera diventava crocevia di migliaia di persone in fuga, lasciata praticamente da sola a far fronte all’emergenza.
Ne ho ricavato una profonda lezione di vita. Se è vero che i gesti sono quello che contano e ciò che resta di un essere umano, posso dire che in quei giorni i tedeschi, almeno per tutto quanto mi ha coinvolta in prima persona, sono stati perfetti. Dal personale delle ferrovie agli affittacamere, alla gente che si è messa in strada per portare anche solo un bicchiere di tè caldo o indicazioni utili a quanti sono scesi alla Hauptbahnhof in mezzo al caos. Parlando ancora di gesti: due volte, a causa dell’aggravarsi di questa crisi, sono stata costretta a modificare le date di soggiorno, cambiando per conseguenza anche i miei biglietti. Avrei dovuto pagare una differenza in denaro che nessuno si è sognato di chiedermi. Anzi, su tutti i volti che mi sono trovata di fronte era stampata la mortificazione per non poter accogliere al meglio chi era arrivato in città in quei giorni. Anche questo è un modo silenzioso di venire incontro alle persone, senza abdicare al senso di ospitalità. 
Tornando invece dalle mie parti, vorrei ricordare la bella cerimonia di venerdì scorso che si è tenuta a Firenze, presso Palazzo Panciatichi, organizzata da Rodolfo Ridolfi, direttore di «Marradifreenews», alla presenza della direttrice del Centro studi campaniani di Marradi, la professoressa Mirna Gentilini, e del presidente del Consiglio della regione Toscana, Eugenio Giani. Nell’ambito delle celebrazioni campaniane per il centenario della stesura dei Canti Orfici, evento festeggiato nel 2014 che ha prodotto numerose iniziative anche quest’anno, si è svolta la premiazione del concorso intitolato a Dino Campana, “La poesia ci salverà”. Ringrazio la commissione per il prezioso riconoscimento che mi ha conferito. Il premio è stato inoltre l’occasione per parlare diffusamente dell’identità culturale e storica dell’area tosco-romagnola, con le sue preziose comunità appenniniche da Firenze a Faenza, quest’ultimo altro luogo caro alle mie più recenti peregrinazioni.

(Di Claudia Ciardi)



Gli splendori di Palazzo Panciatichi - Firenze

Segnalazioni:


Premio cultura della presidenza del Consiglio dei Ministri, nell'ambito delle celebrazioni campaniane che si sono svolte nel 2014 e tuttora in corso. Il Centro studi campaniani di Marradi  pubblica i risultati del premio "La poesia ci salverà". La cerimonia si è svolta venerdì 18 settembre a Palazzo Panciatichi a Firenze alla presenza del Presidente del Consiglio Regionale della Toscana Eugenio Giani.

Sul blog di Giuda edizioni pubblicato il mio articolo che commenta la graphic novel su Dino Campana firmata da Simone Lucciola e Rocco Lombardi nel 2011.





La recensione dedicata da «Mangialibri», a cura di Alessandra Farinola, al racconto inedito Una notte di Lou Andreas Salomé, pubblicato per la prima volta in italiano da Via del Vento edizioni.




Via del Vento pubblica Una notte, il racconto della donna che ammaliò Nietzsche a cura di Giulia Siena per «Chronicalibri». 





La recensione del racconto inedito Una notte, pubblicato da Via del Vento edizioni, su «Librobreve» a cura di Alberto Cellotto.







Ringraziamenti a Hajo Jahn, direttore della Else Lasker-Schüler Gesellschaft di Wuppertal per la segnalzione del volume di inediti pubblicato da Via del Vento edizioni nel suo bollettino informativo «Ausgabe 99» (II Quartal 2015). Grazie anche a Katharina Majer per aver sollecitato questa collaborazione presso il Centro Studi a Wuppertal.    

Auf Italienisch...
... liegt jetzt die Übersetzung des Else Lasker-Schüler-Prosatextes
"Konzert" vor. "CONCERTO e altre prose sull'infanzia"
wurde übertragen von Claudia Ciardi und Katharina Majer. Die
kleine Broschüre ist in der Edition Via del Vento, Pistoia, im
Jahr 2014 erschienen, kostet € 4,00 und ist zu bestellen über die
Mailadresse info@viadelvento.il, ISBN 978-886226-079-4, aber
auch bei der ELS-Gesellschaft. 

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