24 settembre 2017

Hokusai - La pittura fluttuante



Hokusai - Un’improvvisa raffica di vento 



La Nexo Digital distribuisce per tre giorni nelle sale italiane il film evento sul genio artistico di Hokusai (1760-1849), maestro per eccellenza dall’Ukiyoe, la pittura del mondo fluttuante. Celebrato recentemente nella grande mostra milanese di Palazzo Reale, in occasione dei centocinquant’anni dei rapporti culturali tra Italia e Giappone, questa proiezione torna adesso a omaggiare uno dei nomi indiscussi della storia dell’arte mondiale. Il documentario prende le mosse dalla retrospettiva inaugurata al British Museum nel corso di quest’anno, per una presentazione esclusiva di tale allestimento. E tuttavia è solo il punto di partenza per approfondire temi e luoghi dell’arte di uno spirito eccentrico e inquieto della cultura orientale che tanto ha influito soprattutto sulla pittura francese di avanguardia, ma non solo quella, da Degas a Monet, da Seurat a Toulouse-Lautrec, da van Gogh a Gauguin. Adoratore di scene di paesaggio, senza però mai trascurare la rappresentazione dello sguardo umano immerso nei rivolgimenti del mondo – che si tratti di un quadro di vita campestre, dove intende soffermarsi sul ciclico passaggio delle stagioni, o dell’atmosfera incline al cataclisma come in La grande onda sulla costa di Kanagawa. Sui suoi ponti sospesi nel vuoto, nel mare ribollente davanti al Fuji, nei cortili delle case, ci sono sempre contadini e pescatori ritratti nel bel mezzo delle loro attività quotidiane. Panismo e intimismo di natura sono le costanti dell’intera produzione di questo straordinario ingegno, devoto ad ogni singolo aspetto della cultura del proprio paese che si prodigò a rendere nei suoi corposi cicli. Il suo nome, legato principalmente alle Cento vedute del Monte Fuji, produsse anche numerosi altri cataloghi d’immagini non meno incisivi e ricercati, quanto a temi e virtuosismo del segno. Ne sono un chiaro esempio i Cento racconti di fantasmi e Lo specchio dei poeti cinesi e giapponesi.
La ricca parabola creativa dell’uomo, durata circa settant’anni, ha consolidato attorno a lui un’aura leggendaria, grazie anche ad alcune incredibili performance di cui si rese protagonista, come l’esecuzione in pubblico di un manifesto raffigurante il volto di un Bodhidarma gigante (duecento metri quadrati di carta dipinta con un pennello fabbricato con cinque balle di riso). Scavare nel cammino artistico di Hokusai significa avvicinare un pezzo importantissimo dell’anima giapponese elaborato da una tra le personalità più prolifiche ed esorbitanti che si siano affacciate in quel panorama culturale.





Hokusai dal British Museum - Nexo Digital

Quando: dal 25 al 27 settembre nelle sale italiane


Save the 
date! 

















Mostra di Palazzo Reale, Milano, 
settembre 2016 - gennaio 2017


(Di Claudia Ciardi)


Segnalazioni:



Una scuola di memoria attiva.














Festival delle culture di montagna presso Borgata Paraloup (Cuneo), con la Fondazione Nuto Revelli.
Dal 29 all1 ottobre. Dibattiti su arte e architettura. Inaugurazione delle mostre darte venerdì 29 settembre. 
Incontro-dibattito  sulla genesi dei miei disegni delle Alpi Apuane e la composizione dei cosiddetti Taccuini giapponesi, accompagnato da una lettura in anteprima del mio poema inedito 
Un nodo infinito
domenica 1 ottobre.  

     

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